27 Novembre - 11 Dicembre 2011 @ Villa Mazenta - Giussano (MB)


Merlettaia

Cantù è la città del merletto. Il merletto canturino, trova le sue origini nel 1600 quando l’ordine religioso delle Benedettine introdusse l’arte del pizzo a tombolo e le monache lo insegnarono alle converse. Da allora, i leggeri,
delicati, costosissimi merletti in seta , lino o cotone, simbolo del lusso, hanno ornato nei secoli l’abbigliamento femminile e maschile, e la biancheria di casa. I colli e le maniche per abiti elegantissimi, i veli sontuosi, le bordure per cuffie, scialli, colletti, ma anche raffinatissime tovaglie, fazzoletti, lenzuola sono alcuni dei preziosi manufatti che hanno reso celebre Cantù e le sue maestre merlettaie, capaci di creare con l’intreccio di fili sottilissimi, delle impalpabili trasparenze, dei giochi floreali, delle magiche perfette poesie.
Il tombolo che appoggia su un cavalletto(poundin in dialetto) gli spilli, l’uncinetto, la “cartina” che raffigura il disegno da eseguire, i fuselli (oss), sono tra i principali strumenti del mestiere. Le merlettaie più abili, secondo uno splendido esercizio di precisione e di pazienza, lavorano anche con più di 300 fuselli contemporaneamente, e sono in grado di realizzare alla perfezione la maggior parte dei tantissimi punti che definiscono il merletto, secondo le più diverse tipologie.

Merlettaia

Opera di Somasca Flavia