Magut
II termine "magutt", muratore manovale, deriva da
un'antica registrazione medievale che serviva nelle liste di paga; mag
(cioè "magister") ut supra, prima veniva il "magister", seguivano i nomi
dei lavoranti alle sue dipendenze e poi l'ammontare del salario. Quando
avevano appreso il mestiere diventavano maister, da "magister". Temuto
da entrambi era "el cappmaster", il capomastro; dire "cappmaster" valeva
dire, per i milanesi, "sfruttatore di uomini e di lavoro".
I muratori furono sempre numerosissimi a Milano e questo perché
l'edilizia era un'industria fiorente.
I muratori non erano però milanesi; provenivano dalla parte
settentrionale del ducato, dal Gallaratese, dal Varesotto, dal Lago di
Lugano.
"L'è rivaa del Varesott
di collinn de la Brianza
el magutt, quell pivellott,
ch'el gh'ha minga de creanza
e ghe importa on bell nagott
de destrugg el pocch, che vanza
de la storia di andeghee".
(G. Sessa)
I muratori durante la settimana, non potendo permettersi il lusso di una
camera propria, si accontentavano del lett in famiglia, cioè di un
letto. Al sabato sera tornavano al loro paesello.
La loro settimana a Milano trascorreva semplicemente.
Opera di Motteran Giuliano