"Il Circolo Culturale Don Rinaldo Beretta anche quest'anno
ha realizzato una manifestazione di ampio interesse culturale
per la Città di Giussano ed è stato doveroso prestare la
collaborazione dei servizi culturali comunali a sostegno del
loro impegno. "I Promessi Sposi di Giorgio Scarpati" è
un'iniziativa variegata che ha ottenuto la collaborazione di
alcune istituzioni autorevoli e prevede parecchie opportunità di
approfondimento. Il titolo stesso, da solo, esprime un insieme
di aspetti tutti da scoprire: sarà possibile riprendere il
capolavoro del Manzoni e nello stesso tempo conoscere appieno la
figura del pittore Giorgio Scarpati che a Giussano creò il ciclo
illustrativo su questo grande romanzo storico. Tra tanti nostri
concittadini sono note le vicissitudini di Scarpati: nativo di
San Giorgio a Cremano, prima della guerra si trasferì a Milano e
successivamente, nel '42-'43, fu costretto prima a soggiornare
provvisoriamente a Birone, poi, avendo trovato un ambiente
confacente ai suoi interessi, dal 1946 si stabilì
definitivamente a Giussano. Lavorò in modo instancabile ad
innumerevoli progetti che permisero la realizzazione di tante
opere d'arte: creò cento e più tavole per illustrare la Divina
Commedia, altrettante ne dipinse per la Bibbia, parecchie di
grande formato furono quelle per i Vangeli, alla fine degli anni
sessanta si dedicò all'esecuzione di circa settanta tele
ispirate alla vita di San Francesco ed a circa quaranta quadri
per il ciclo sui Promessi Sposi che sono quelle oggetto di
questa mostra. Entrambe queste due ultime serie pittoriche
furono corredate da delle cartelle illustrative eseguite a
Milano nel '72 e nel '74 che riproducevano alcune pitture delle
singole raccolte. Le recensioni critiche che accompagnavano
queste pubblicazioni facevano notare la forte ispirazione
religiosa di origine francescana di Giorgio Scarpati. La solida
fede gli permetteva un trasporto mistico che lo portava ad una
stilizzazione del tratto pittorico e gli faceva cogliere
l'essenza più intima dei singoli soggetti che ogni volta
rappresentava. Innumerevoli, inoltre, sono i temi emozionanti
dei Promessi Sposi, l'opera che più si avvicina alla gente
comune, alle sofferenze, alle aspirazioni delle persone
semplici. Questi aspetti sono rappresentati da Giorgio Scarpati
in modo avvincente ed appassionante e, a differenza di altri
lavori, in quest'occasione, approfondisce i dettagli e riproduce
parecchi particolari sia dei personaggi che dei contesti delle
vicende rappresentate. Carichi di una forza travolgente, per
esempio, appaiono i quadri che ritraggono "i tumulti a Milano" o
"l'assalto alla casa del Vicario" mentre avvincenti per
intensità espressiva sono le tele di "Don Rodrigo e Padre
Cristoforo" e "la collera di Renzo". Quest'abilità
nell'illustrazione di grandi opere letterarie non esaurì il
lavoro di Scarpati che si prodigò, invece, nei tanti anni di
lavoro, in dipinti per chiese o luoghi pubblici, eseguì parecchi
mosaici e fu anche artefice di lavori inusuali come la
realizzazione del gonfalone della nostra Città che ritrae
Alberto da Giussano e riveste tuttora ampia valenza per l'intera
nostra comunità. Nel 1985 infine, pochi anni prima della morte,
permise al nostro Comune una riedizione illustrata della "Storia
della Colonna Infame" con tavole di rara ed estrema bellezza
compositiva. Degli ultimi anni di lavoro riteniamo giusto anche
ricordare i tanti ritratti femminili, spesso veri e propri nudi
di fanciulle dalle fattezze però innocenti e caste; composte da
pochi tratti energici con l'ausilio di colori caldi e delicati,
riproducevano la donna con linee allungate e sfuggenti verso
l'alto, quasi a significare una tensione verso il progresso e la
modernità che in quegli anni di grande sviluppo permeava lo
spirito e le opere dei giussanesi. Un periodo di gran fecondità
che ci auguriamo possa protrarsi anche per le generazioni a
venire e che riusciremo a comprendere appieno con le opere in
mostra a Robbiano a venti anni dalla scomparsa di questo
illustre artista."
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