[Recensione apparsa sulla rivista Archivio Storico Lombardo, a. LII (1925/1-2) pp. 189-190]
LUIGI MODORATI, DellOspedale di S. Gerardo e di altre antiche istituzioni benefiche di Monza, in 16 op., pp. 106. Scuole Tip, Istituto Artigianelli, Monza, 1924.
"La gioconda ricorrenza - scrive l'A. nella prefazione - del giubileo pastorale di Mons. Arciprete Paolo G. Rossi, ed il desiderio di contribuire colle mie modeste forze allampliamento dell'Oratorio del Redentore che dovrà ricordare ai posteri il fausto evento, mi hanno indotto a far di pubblica ragione alcune notizie riguardanti antiche istituzioni benefiche ormai obliate, ed in modo speciale quella più grandiosa che vive ancora dopo otto secoli, l'Ospedale Geradiano".
L'argomento scelto si accordava quindi molto opportunamente alla fausta occorrenza e allo scopo prefissosi.
Nelle prime settantasei pagine l'A. accenna ai piccoli ospedali monzesi (ed è noto che nella carte medioevali le voci hospitalia, xenodochia erano adoperate a significare pie istituzioni di diversa indole e scopo), per riservare al nosocomio di S. Gerardo e al suo ordinamento interno le ultime ventotto. Sono un riassunto di brevi notizie, ricavato dalla cartella Varisco, che si conserva all'Ambrosiana, e da altri scrittori di cose monzesi; riassunto qua e là commendevole per qualche aggiunta e correzione.
Il lavoro, a mio avviso, pur conservandogli una forma piana e popolare, sarebbe riuscito meno arido, se quelle antiche e diverse istituzioni benefiche monzesi fossero state studiate, con larga e severa indagine, in rapporto ai diversi momenti religiosi, civili ed economici nei quali sorsero e si svilupparono per poi trasformarsi o scomparire. E l' A., in ogni caso, avrebbe potuto aiutarsi con qualche opera fondamentale, dindole generale, che tratti di quelle tipiche istituzioni benefiche medioevali. Monza, la Versailles lombarda, anche in questo campo, per le sue non poche particolari condizioni di fatto nelle vicende milanesi del passato, avrebbe potuto fornirci un'ottima monografia da servire, con altre, per una completa storia di Monza, che rimane ancora da fare.
Ad ogni modo il volumetto incontrerà certamente benevola accoglienza presso il popolo monzese. Il ricordo delle glorie e dei fasti benefìci municipali non solo riesce sempre, gradito a chi ama la propria terra - città o villaggio poco importa - ma serve, di dolce richiamo a far del bene ai propri simili.
R. BERETTA.