LABORATORIO DI IDEE,
provocazione culturale, occasione di dibattito e confronto critico sulla figura e sull’opera di Don Lorenzo Milani
Aprile – Luglio 2008
Non solo mostra, dunque, ma anche un percorso
culturale di avvicinamento a questa grande figura della Chiesa e della
società italiana del secolo scorso.
Vi è stato anche un tempo in cui alcuni si sono chiesti “Don
Milani! Chi era costui?” (che è anche il titolo di un libro uscito
nel 1996). E si sentiva la necessità di un’indagine più organica del suo
itinerario umano, religioso e culturale. Resta sempre attuale l’esigenza
che un numero maggiore di persone faccia i conti con la sua
testimonianza profetica.
Il laboratorio, che si propone in un’ottica di
interazione e
partecipazione attiva, vuole
essere un’occasione per quanti desiderano soffermarsi a riflettere,
ricercare e produrre un contributo personale da inviare agli
organizzatori dell’esposizione giussanese (vedi ulteriori note nella
pagina successiva).
APRILE – LUGLIO 2008
Raccolta di elaborati presso la sede del Circolo Culturale Don
Rinaldo Beretta di Robbiano di Giussano.
Tipologia di elaborati:
la più varia senza alcuna limitazione, ivi compresi elaborati
grafici e prodotti multimediali; scritti quali: articoli, lavori di
ricerca, temi, riflessioni personali, contributi critici.
Partecipazione libera,
aperta a gruppi scolastici, parrocchiali, realtà associative, studenti
universitari, docenti, contributi individuali, etc.
I lavori verranno esposti in visione e consultazione in occasione
della mostra “Il Sapere serve solo per darlo” che si svolgerà a Robbiano
di Giussano dal 5 al 25 settembre 2008.
Inviare i lavori entro il 30 luglio 2008 a:
-
circolodonberetta@gmail.com
-
Circolo Culturale Don Beretta
via Dante 21 - 20034
Robbiano di Giussano (MI)
Per informazioni:
Circolo Culturale Don Beretta, tel. 0362851457 - 0362900488 -
circolodonberetta@gmail.com
Comune di Giussano – Ufficio Cultura, tel. 0362358250
http://www.comune.giussano.mi.it
Don Milani: una testimonianza provocante.
Non era sfuggita a Pier Paolo
Pasolini la forza dirompente della proposta educativa di Barbiana,
radicata bel recupero degli ultimi della società, in aderenza alla
profonda novità dei valori evangelici; a proposito di
Lettera ad una Professoressa egli scriveva: “Don Milani ha portato a termine l’unico atto rivoluzionario di questi
anni”.
Nel contempo Don Milani era convinto che il suo “segreto
pedagogico non era esportabile”, tanto che, prima di morire, bruciò
molti documenti e ordinò ai suoi ragazzi di chiudere la scuola. Voleva
lasciare in eredità esclusivamente
il suo amore per gli ultimi.
Franco Gesualdi, uno degli
allievi, e tra gli attuali animatori della Fondazione Don Lorenzo Milani, ha affermato: “Il suo obbiettivo era fare di noi degli uomini liberi, capaci di capire
la realtà, di difenderci, di partecipare, di pensare, di scegliere”.
Nonostante i problemi di rapporto con la gerarchia, in particolare
con il Vescovo di Firenze, Don Milani mantenne un atteggiamento di
obbediente ribellione:
continuò a vivere il vangelo sine
glossa e si inchinò ai dettami della Chiesa.
Oggi la situazione è ben diversa e la statura di Don Milani svetta
tra quelli che
la Chiesa Cattolica considera i suoi testimoni. Anche
la cultura laica rende omaggio in modo significativo a chi, con i suoi
ragazzi, ha introdotto nella società il motto dell’impegno e
dell’interesse “I Care”.
Suonano inoltre significative, tra le innumerevoli testimonianze, le
parole di Padre David Maria Turoldo: “solo quando la Chiesa avrà il coraggio di riconoscere la santità di Don
Milani… allora dico che avremo una Chiesa veramente nuova; e una nuova
santità muoverà il mondo.”
Circolo Culturale
Don Rinaldo Beretta